Completato l’esecutivo (13 donne e 14 uomini), al ministero degli esteri arriva una diplomatica di lungo corso, ex ambasciatrice in Italia. Alla cultura va Rima Abdul Malak, lo storico Pap Ndiaye all’Educazione Nazionale
di Ennio Bassi
Dopo la nomina del primo ministro, Elisabeth Borne, la Francia ha ora una nuova squadra di governo composta da 27 ministri, 13 donne e 14 uomini. Dopo la rielezione del presidente Emmanuel Macron e la scelta di Borne, il rimpasto nell’esecutivo francese ha ridefinito il team con l’ingresso di alcuni nuovi esponenti.
Tra le novità figurano Damien Abad, ministro della Solidarietà, dell’Autonomia e dei Disabili, lo storico Pap Ndiaye che diventa ministro dell’Educazione nazionale e della Gioventù, Rima Abdul Malak è ministro della Cultura e la diplomatica Catherine Colonna è ministro dell’Europa e degli Affari esteri.
Riconfermati Bruno Le Maire all’Economia, Gérald Darmanin agli Interni ed Éric Dupond-Moretti alla Giustizia.
Colonna, 66 anni, ex ambasciatrice in Italia dal 2014 al 2017 e attualmente ambasciatrice a Londra, andrà a Quai d’Orsay al posto di Yves Le Drian. Colonna in passato è stata anche la portavoce del presidente Jacques Chirac per ben nove anni.
È la seconda donna a ricoprire l’incarico di ministro degli Esteri in Francia dopo la breve esperienza di Michele Alliot-Marie tra il novembre 2010 e il febbraio 2011 sotto la presidenza Sarkozy.
Studi politici e all’Ecole National d’Administration (Ena), Colonna ha ricoperto una serie di ruoli al Quai d’Orsay, tra cui quello di responsabile di missione per le questioni europee, vice-direttrice dei rapporti con i media e vice-portavoce. Attualmente era ambasciatrice nel Regno Unito ma il suo passato è strettamente connesso all’Italia e al mondo della cultura e nel 2014 si è incrociato anche con la storia del Talent Prize, il premio dedicato agli artisti emergenti. Dal 2014 al 2017 è stata infatti ambasciatrice di Francia in Italia, trovandosi come prima donna della storia a capo del Palazzo Farnese, la più bella e prestigiosa delle ambasciate francesi nel mondo.
Era infatti il 2014 quando Guido Talarico, editore e ideatore del premio, insieme alla giuria del Talent Prize, con uno sguardo lungimirante, nominava Gian Maria Tosatti vincitore della settima edizione del concorso dedicato ai giovani artisti. Una proclamazione che avveniva nella meravigliosa cornice di Palazzo Farnese a Roma, introdotta proprio dalla padrona di casa, allora neo-ambasciatrice Catherine Colonna.
Con queste parole Colonna introduceva alla stampa il Talent Prize: «Sono molto contenta di accogliere qui nella sala Anna Magnani l’edizione del Talent prize 2014 è importante aiutare a creare e moltiplicare (ci tengo molto al termine moltiplicazione) gli spazi di incontro, che permettano un dialogo tra diversi paesi. Questo dialogo attraverso le frontiere è proprio ciò che fa la vostra iniziativa. Insieme al ministro della cultura francese, siamo convinti che la cultura possa davvero migliorare il mondo e dare dei punti di riferimento in un momento in cui mancano è una priorità».
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