Il leader nordcoreano in occasione della riunione del Partito del Lavoratori ha annunciato l’intenzione di rafforzare non solo il partito ma anche l’arsenale nucleare e, in generale, armato del Paese
di Corinna Pindaro
In Corea del Nord si sta svolgendo un importante plenum promosso dal Partito del Lavoratori a Pyongyang. In questa occasione il leader nordcoreano Kim Jong-un ha chiesto di rafforzare le strutture di potere del Partito sottolineando “la necessità di aumentare l’efficienza di lotta delle organizzazioni di partito e di modernizzare il modo in cui viene svolto il lavoro amministrativo”. Lo ha riportato l’agenzia di stampa statale KCNA. Jong-un ha inoltre evidenziato la necessità di “migliorare le prestazioni dei comitati provinciali del partito, dei segretari di partito delle principali regioni e dei loro segretari capo” e di “modi pratici per aumentare l’efficacia e l’efficienza del lavoro ideologico del partito”.
Il discorso conclusivo di Kim Jong-un sarà reso pubblico il 1 gennaio, probabilmente il leader deciderà di cogliere l’occasione per indicare le linee guida sulla gestione diplomatica del Paese nel 2023. La situazione in Corea, infatti, appare piuttosto instabile. In quest’anno Pyongyang ha effettuato un numero record di test di armi e Seul e Washington hanno ripreso importanti manovre militari e il dispiegamento temporaneo di mezzi strategici statunitensi.
Peraltro il leader nordcoreano non sembra intenzionato a fermarsi. Jong-un ha annunciato l’intenzione di proseguire con i test sulle armi anche nel prossimo anno considerata la “situazione di cambiamento multilaterale”, ha scritto Kcna.
Gli obiettivi cui fa riferimento Kim potrebbero essere inerenti l’implementazione dell’arsenale nucleare del Paese, l’introduzione di sistemi di armamento ad alta tecnologia come missili a testata multipla, droni avanzati o satelliti spia. Grazie al potenziamento della capacità nucleare gli osservatori ritengono che Kim punti a costringere i Paesi rivali ad accettare lo status di Paese nucleare alla Corea del Nord, uno status ritenuto essenziale per ottenere la revoca delle sanzioni.
Le decisioni della Corea del Nord suscitano non poca preoccupazione, in primo luogo nella Corea del Sud. Il presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol, ha chiesto difese aeree più forti e droni stealth ad alta tecnologia per monitorare i movimenti della Corea del Nord, dopo che droni di Pyongyang hanno attraversato nei giorni scorsi il confine tra i due Paesi per la prima volta in cinque anni. “Abbiamo un piano per creare un’unità di droni militari con il compito di monitorare le principali strutture militari della Corea del Nord. Anticiperemo la creazione dell’unità di droni il prima possibile a causa di questo incidente e introdurremo anche droni stealth all’avanguardia per rafforzare la nostra capacità di sorveglianza”, ha detto il presidente sudcoreano.
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