Il Mef emetterà una nuova categoria di titoli di Stato diretti al pubblico retail: i Btp Valori. Lo ha annunciato Davide Iavoconi, direttore generale del debito pubblico al Tesoro. La ragione della decisione risiede nell’inversione di tendenza che mostra un sempre maggior interesse dei risparmiatori nei confronti dei titoli di Stato

di Corinna Pindaro

Sarà emessa una nuova famiglia di titoli di Stato dedicati ai piccoli risparmiatori: i Btp Valore. Si tratta di uno strumento diverso dai Btp Italia perchè non saranno legati all’inflazione e direttamente destinati direttamente ai consumatori. Lo ha annunciato Davide Iacovoni, direttore generale del debito pubblico del Mef nel corso di un forum del Sole 24 ore.

Il nuovo titolo avrà scadenza 4 anni e un meccanismo di cedole a tassi crescenti, cui si aggiungerà un premio fedeltà per chi mantiene il titolo nel portafoglio fino alla scadenza. L’emissione dei titoli si colloca come contrappeso alla politica della Bce che, certamente, nn rinnoverà i titoli di Stato che ha attualmente nel portafoglio. L’offerta sarà lanciata dal 5 al 9 giugno e non prevede commissioni a carico dei risparmiatori. E’ previsto un minimo di offerta, di 1.000 euro, e non invece un massimo.

La scelta di emettere i nuovi Btp Valori risiede nel crescente interesse dei risparmiatori per i titoli di Stato. “Ci sono delle indicazioni di tendenza importanti che provengono dai dati di Bankitalia e dalle nostre evidenze interne che si riferiscono ai collocamenti ordinari. Sono dati che indicano che c’è una importante inversione di tendenza per quanto riguarda i flussi di acquisto provenienti dal retail e dalle società non finanziarie. Qui si nota un incremento importante. A fine gennaio 2023 si segnala un incremento di oltre 50 miliardi di euro rispetto a settembre 2022 e la quota di questa categoria di attesta al 9% circa, in crescita rispetto ad una anno fa”, ha spiegato sul pinto Iacovoni.

Ma non solo, il dirigente del Mef ha ricordato che “i dati di Bankitalia mostrano una importante inversione di tendenza nella categoria degli investitori al dettaglio, con un incremento di oltre 50 miliardi da settembre a fine gennaio dei BTp in portafoglio, con una quota del 9 per cento”.

Per quanto riguarda le prospettive future degli analisti ed in particolare delle agenzie di rating Iacovoni si dice “ragionevolmente ottimista”. In particolare la decisione di Moody’s è attesa per il 19 maggio e nell’ultimo giudizio aveva collocato l’Italia appena un gradino sopra al “junk”. “Con tutte le agenzie c’è dialogo intensissimo, molto costruttivo”,  ha puntualizzato Iacovoni  ricordando che il dato sul Pil del primo trimestre è stato “molto positivo”.

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