Durante un evento a Catanzaro, Aldo Casalinuovo ha reso omaggio alla memoria del padre Mario, evidenziando il suo impegno sia nel campo politico che in quello forense. Tra i relatori dell’evento, figure di spicco come Bobo Craxi e Nico D’Ascola hanno discusso l’importante eredità di Casalinuovo, sottolineando il suo ruolo fondamentale nella storia politica e sociale della Calabria
di Carlo Longo
In un sentito intervento presso la Casa delle Culture di Catanzaro, Aldo Casalinuovo ha descritto la vita di suo padre Mario come un percorso marcato da impegno, passione e profondo attaccamento alla propria terra. L’iniziativa, intitolata ‘Mario Casalinuovo, il giurista, il politico’, ha richiamato un nutrito pubblico, tra cui esponenti del mondo istituzionale, politico e legale, a testimonianza dell’ampio riconoscimento che Mario ha ricevuto in vita.
L’ex sottosegretario agli Esteri, Bobo Craxi, e l’avvocato Nico D’Ascola, entrambi ex parlamentari, insieme ad altri importanti avvocati e amministratori socialisti, hanno riflettuto sul contributo significativo di Casalinuovo, sia come politico che come avvocato. Le loro parole hanno evidenziato come la figura di Mario abbia inciso profondamente nei contesti in cui operava, superando la mera attività politica e professionale per abbracciare una visione più ampia del servizio civile.
Aldo ha ricordato alcuni momenti salienti della carriera politica del padre, come la sua elezione a primo presidente della Regione Calabria nel 1970, un periodo di grandi tensioni amministrative e sociali, con Reggio Calabria che rivendicava il ruolo di capoluogo. E poi, ancora, le esperienze a livello nazionale come deputato, Ministro e Sottosegretario. Ma la il ricordo di Mario Casalinuovo naturalmente non si è limitato soltanto alle sua attività politiche ma anche a quelle giuridiche. Ambito quello dell’avvocatura, di tradizione familiare (basti ricordate il padre Giuseppe e il fratello Aldo sr.), dove continuò a dare un notevole contributo come avvocato e giurista, fondando anche la Camera penale della provincia di Catanzaro.
Le memorie di Casalinuovo includono il suo periodo come ministro e sottosegretario nei primi anni ’80, nel governo Fanfani, dove si impegnò a promuovere gli interessi della sua Calabria natale. Questi anni sono stati ricordati anche per la sua capacità di mantenere un saldo legame con la comunità, nonostante il clima di tensione post-bellica e di terrorismo che l’Italia stava attraversando.
L’intervento di Bobo Craxi ha chiuso l’evento, sottolineando come figure come Mario Casalinuovo abbiano lasciato un’impronta indelebile nella società italiana, meritando il rispetto e la gratitudine di diverse generazioni, indipendentemente dalle affiliazioni politiche. Un tributo a un uomo che ha vissuto con integrità, passione e un impegno costante verso il bene collettivo.
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