Nel corso del question time al Senato il ministro dell’Economia Giorgetti ha annunciato che ci sono in programma nuove misure a sostegno di famiglie ed imprese per far fronte ai rincari energetici nella seconda metà del 2023. Per quanto riguarda la situazione economica del Paese nel complesso il ministro ha parlato di segnali incoraggianti
di Mario Tosetti
Nuovi aiuti in autunno per affrontare i rincari energetici. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del question time al Senato. Nel dettaglio, il provvedimento andrà ad incidere sulle bollette per il secondo trimestre del 2023 in cui si confermerà l’Iva al 5% sul gas e il bonus sociale per le famiglie con isee inferiore a 15.000 euro. Giorgetti ha specificato che per le imprese ci sarà una rimodulazione delle misure del primo trimestre, vale a dire dei crediti d’imposta, tenuto conto dell’andamento dei prezzi del gas.
Inoltre, sul tavolo del governo è allo studio “una misura che decorrerà dal primo ottobre, con l’inizio dell’anno termico e cioè un contributo a compensazione per le spese di riscaldamento che sarà erogato ai nuclei familiari mediante la bolletta elettrica”.
Il titolare del Mef si è poi soffermato sullo stato generale del Paese dal punto di vista dell’economia. “I primi dati sull’andamento dell’economia evidenziano tendenze positive che lasciano prevedere che gli obiettivi della Nadef saranno raggiunti se non superati”. La previsione di crescita per il 2023 inserita nella Nota al Def era di +0,6%. Giorgetti ha aggiunto che sono attese “nei prossimi giorni delle notizie positive, per tutti questi esodati da provvedimenti di governi precedenti, una soluzione sarà trovata”. Il governo, ha sottolineato Giorgetti, è pronto ad impegnarsi fino in fondo per salvaguardare gli interessi di famiglie ed imprese. Si continua a lavorare “anche dietro alle quinte, consapevoli che per chi in questa trappola ci è già caduto e si ritrova con crediti incagliati e lavori arenati, una soluzione vada trovata”.
Nel suo intervento il ministro dell’Economia si è poi soffermato sul problema della ratifica del Mes. “È nell’ambito di una complessiva e articolata riconfigurazione degli strumenti in grado di salvaguardare il mercato comune dalle turbolenze dei mercati finanziari, che dovrà aver luogo il dibattito – anche parlamentare – sulla ratifica delle modifiche al trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità”, ha detto Giorgetti che ha evidenziato come l’Europa abbia compiuto progressi nell’integrazione economica, mirata non solo alla stabilità, ma anche alla crescita attraverso il Next Generation EU.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati