Il Teatro alla Scala di Milano diventa palcoscenico di speranza il 12 febbraio con l’Orchestra del Mare, che vede protagonisti strumenti musicali nati dal legno di barche di migranti, grazie al progetto Metamorfosi sostenuto da Intesa Sanpaolo. Con il coinvolgimento di artisti come Mario Brunello, Giovanni Sollima, Gilles Apap, e l’artista Mimmo Paladino, l’evento unisce musica, arte e solidarietà sociale, riflettendo il lavoro nelle carceri italiane per trasformare il rifiuto in bellezza e speranza
di Carlo Longo
In una serata all’insegna dell’arte e della solidarietà, il Teatro alla Scala di Milano accoglie un evento unico: l’Orchestra del Mare, espressione tangibile del progetto Metamorfosi che trasforma il legno delle imbarcazioni abbandonate dai migranti in strumenti musicali. Questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, vede il coinvolgimento di rinomati artisti come i violoncellisti Mario Brunello, direttore artistico dell’evento, e Giovanni Sollima, il violinista Gilles Apap, e gli artisti dell’Accademia dell’Annunciata sotto la direzione di Riccardo Doni.
Non solo musica ma anche arte contemporanea. Nel progetto è coinvolto anche l’artista Mimmo Paladino che ha contribuito ad arricchire la serata con la sua installazione “I Dormienti”, creando un potente richiamo visivo al tema dei migranti. Lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz invece apre l’evento con la lettura del suo testo “La memoria del legno”, dedicato appositamente all’occasione.
La serata prevede un programma musicale che va dal Concerto Brandeburghese n.3 di Bach a “Violoncelles Vibrez” di Giovanni Sollima, sottolineando il potere unificante della musica. L’iniziativa estende il suo impatto alle carceri italiane, dove la diretta dello spettacolo raggiunge i detenuti, protagonisti attivi di questa trasformazione attraverso laboratori di liuteria e falegnameria.
Questo evento non solo celebra la rinascita attraverso l’arte ma promuove un messaggio di speranza, dignità e riconciliazione sociale, evidenziando l’importanza della cultura e del lavoro manuale come strumenti di redenzione e integrazione.
(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati