In un anno brillante per Intesa,  il Ceo della più importante banca italiana anche a ottobre è rimasto in testa all’indice di Top Manager Reputation, confermando così la sua leadership anche in questo settore. Un risultato in linea con l’andamento brillante di Intesa che fa registrare un utile netto di 4,36 miliardi, escludendo le rettifiche di valore per Russia e Ucraina, in aumento quindi del 9% rispetto ai primi nove mesi del 2021.

Carlo Messina Ad Intesa Sanpaolo

di Carlo Longo

Nonostante la guerra in Ucraina, i tagli effettuati in Russia e i postumi economici della Pandemia da Covid, Intesa Sanpaolo,  continua a crescere e a vedere il suo CEO, Carlo Messina, brillare nelle classifiche di reputazione digitale. Partiamo dalle ottime performance economiche e finanziarie realizzate dalla più importante banca italiana in questi primi nove mesi del 2022. Nel periodo in esame (gennaio settembre) l’utile netto di Intesa Sanpaolo è stato di 3,28 miliardi di euro, in calo del 18% su base annua. L’utile netto è di 4,36 miliardi escludendo le rettifiche di valore per Russia e Ucraina, in aumento quindi del 9% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Le rettifiche di valore su Russia e Ucraina effettuate della banca ammontano a 1,3 miliardi di euro. I crediti cross-border del gruppo verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2. Nel terzo trimestre 2022 è stata ridotta di circa il 65%, circa 2,3 miliardi di euro, l’esposizione verso Mosca, scesa allo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo.

Numeri di assoluto rilievo che confermano la capacità della banca guidata da Messina di generare una solida redditività e di creare valore per tutti gli stakeholders anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto 4,4 miliardi di euro, escludendo il cosiddetto “de-risking” dovuto alla crisi russa.

Intesa Sanpaolo inoltre, come si legge in una nota dell’istituto, “è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il gruppo, in particolare sotto il profilo finanziario, operativo, tecnologico e organizzativo. L’attuazione del piano di impresa 2022-2025 – prosegue la nota – procede a pieno ritmo e le principali iniziative industriali sono ben avviate. La formula del piano e, in particolare, l’obiettivo di € 6,5 Mld di utile netto al 2025 sono confermati, con un’ulteriore crescita potenziale derivante dall’aumento dei tassi di interesse, dall’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi e dallo status di banca a “zero Npl”.

Un andamento brillante quello di Intesa Sanpaolo che fa il paio con lo “standing” del Ceo Messina che, ancora una volta, rimane saldamente in testa nelle classifiche dedicate alla reputazione digitale. In particolare l’agenzia specializzata, Top Manager Reputation, ha confermato che nel mese di ottobre e in tutti e nove i mesi dell’anno in corso l’Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo è rimasto stabilmente ai vertici dei cluster dedicati alla finanza. L’Ad di Intesa Sanpaolo ha focalizzato la propria presenza online sui temi legati alla Leadership (82%), commentando il pacchetto di aiuti stanziato dalla banca per aiutare imprese e famiglie ad affrontare i rincari, oltre alla laurea magistrale honoris causa ricevuta dal Politecnico di Bari. Medaglia d’argento per Claudio Descalzi, uno dei manager più esposti sul tema dell’energia: asset della sua comunicazione a ottobre le dimensioni Leadership (65%) e Esg (35%). Francesco Starace di Enel, terzo con 79.00 punti, è il top manager che a ottobre ha generato più conversazioni sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (68%).

Più in generale, si può dire che il dato che emerge dalla centesima rilevazione dell’osservatorio permanente Top Manager Reputation è che i top manager italiani hanno imparato a far crescere la propria visibilità digitale. Messina in particolare ha dimostrato che per temi affrontati e per modalità di comunicazione riesce sempre a far breccia nella pur complessa e affollata audience digitale. Il restare in tutti e nove i mesi del 2022 in testa alle classifiche di settore ne è naturalmente la prova più evidente. Un successo che per altro porta la comunicazione di Intesa Sanpaolo ad arrivare per voce dell’Ad anche nelle fasce più giovani della propria utenza, sia quella attuale che quella potenziale.

Top Manager Reputation, che dal 2013 monitora la reputazione online dei vertici delle più importanti aziende attive in Italia, evidenziando trend e movimenti del panorama nazionale, nello scorso ottobre, ha anche registrato attraverso il proprio osservatorio un aumento della rilevanza mediatica dei top manager italiani pari al 74% sul mese precedente. Questo segna un trend già evidenziato nei mesi precedenti, l’ampliamento a 360° del loro ruolo come testimonial dell’azienda e del Paese.

Allargando lo sguardo, l’importanza degli executive sui media è cresciuta del 92% rispetto al 2021, che a sua volta aveva fatto segnare un +86% rispetto al 2020. La guerra in Ucraina, le elezioni politiche e le grandi manovre in atto nel 2022 sfociano così in un vero e proprio exploit della loro influenza. In situazioni di incertezza, i media e la società cercano ‘nuovi leader’. I capi d’azienda diventano così punti di riferimento non solo per il tessuto economico, ma per la società nel suo complesso. E, in un contesto del genere, le strategie di comunicazione messe in campo dai top manager assumono ancora più importanza. I dati del mese e degli ultimi anni suggeriscono quindi che per crescere non basta generare traffico, ma occorre lavorare sulla qualità, stabilire una relazione con il proprio pubblico.

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